S’Acqua Salida, la necropoli di Pimentel


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Posizione:
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Descrizione tratta da Sardegna Turismo:
La prima tomba, singola, è costituita da pozzetto d’accesso, anticella e cella, che in una parete mostra un disegno inciso e sottolineato in rosso (simbolo di sangue e rigenerazione di vita): vedrai un elemento verticale che si apre superiormente in due spirali. Secondo gli archeologici, sarebbero naso e occhi della dea Madre, rappresentata come ‘dea degli occhi’ che veglia sul defunto. Ai lati altri disegni simbolici a rilievo. Mentre la necropoli è un singolare campionario architettonico di tutte le sepolture prenuragiche, con eccezionali particolari architettonici: colonne e pilastri, vasche per abluzioni rituali, nicchie, banconi per offerte, coppelle, incassi per portelli, tracce di decorazione pittorica rossa. È scavata nel rilievo Pranu Efisi, in due massi di arenaria distanti 150 metri l’uno dall’altro: quattro domus de Janas in uno, altre tre ‘a pozzetto’ in un altro. Notevole la tomba I, con lungo corridoio, anticella con portello dipinto e cella con tre camerette sepolcrali. Due tombe hanno decorazioni a rilievo che imitano le travi di legno delle capanne. Nella parete di un altro ipogeo sono rappresentate protomi taurine (simbolo di forza e fertilità del maschio): dea Madre e dio Toro sono le divinità prenuragiche, simboli di vita e fecondità, entrambi rappresentati nelle domus di Pimentel. Nella necropoli sono state ritrovate ceramiche repubblicane e alto-medievali.